Per il bambino in età scolare “il mondo è bello” e vuole esplorarlo, sperimentarlo, viverlo con tutto se stesso. In questo momento della sua vita percepisce tutto quanto intorno a sé come una fondamentale unità: i genitori, i maestri e l’ambiente in cui vive. L’insegnamento in prima classe ha pertanto una forma circolare, dove si sperimenta e si vive nelle regole del cerchio per sostenere ogni bambino sia nelle parole che nelle azioni.
Il bambino inizia un lento processo di separazione dal mondo che corrisponde con una maggiore coscienza individuale. Tema fondamentale della seconda classe è ”io e tu, tu e io.” Dalla dimensione corale e circolare si passa gradualmente ad una dimensione di rapporto a due, di lavoro a coppie e alle prime richieste di risposte individuali.
Il bambino inizia ad avere una percezione diversa del mondo, nel quale non si sente più immerso ma comincia a vederlo dal di fuori, a percepirlo come “altro” da sé. Aumentano le domande, le osservazioni e la capacità critica, e noi ci prendiamo cura di questa relazione Io-Mondo, affinché il bambino possa crescere fiducioso e trovare nel suo intimo una risposta alle grandi domande: “Chi sono io?” “Cos’è il mondo?” “Qual è il mio posto qui?”
Il fanciullo comincia a sviluppare un atteggiamento di contrapposizione e la volontà di auto-affermarsi. Desidera lasciare nel mondo un’impronta di sé col suo originale intervento, come il sigillo sulla ceralacca. L’obiettivo dell’educazione in quarta classe è quello di indirizzare la volontà forte e individuale del bambino, seguendo lo sviluppo di una nascente individualità pronta a distaccarsi dal coro della classe e a risvegliare il proprio talento.
Il piano di studi di quinta classe è volto ad equilibrare le forze del bambino che oscillano tra l’interno e l’esterno: da una parte la propria individualità che si emancipa e diventa autonoma, dall’altra il contesto sociale che viene riconosciuto come una globalità formata da tante singolarità. Si recupera quindi il cerchio costruito in prima classe, solo che stavolta l’unità è data dalla consapevolezza e dal sentimento di appartenenza, ed è dunque un cerchio costruito dalla periferia e non dal centro.
Il giovane adolescente, attraverso il fluttuare di sensazioni che oscillano tra accoglienza e chiusura verso il mondo, è alla ricerca della propria individualità. In sesta classe l’obiettivo degli educatori è quello di aiutare i ragazzi ad orientarsi nel mondo esterno – anche attraverso l’osservazione scientifica della natura – per dare loro la possibilità di “camminare con le proprie gambe” e percepire la propria autonomia.
I ragazzi percepiscono in modo sempre più intenso il nascere della loro individualità e provano il desiderio di spaziare, di sentirsi liberi, autonomi, sicuri e competenti. Affermano la propria personalità attraverso un’energica opposizione, la critica e la ribellione, ed esprimendo giudizi altamente soggettivi. In settima classe è importante trovare un equilibrio per aiutarli a sviluppare una visione oggettiva della realtà, più obiettiva e aderente al vero. Viene quindi lasciato maggiore spazio al confronto e al dialogo, grazie ai quali i ragazzi potranno sperimentare il senso di Sé, dell’Altro, del Mondo.
L‘ottava classe è la conclusione di un percorso che ha sviluppato gli aspetti intellettuali, del sentimento, della volontà e della capacità di relazione. A questa età i ragazzi affinano il proprio metodo di studio e sono in grado di esporre i concetti in modo chiaro e completo. Conquistano una maggiore responsabilità e consapevolezza di sé stessi, ma soprattutto una piena e completa autonomia. Autonomia che si manifesta anche con la capacità di collegare le varie discipline e le materie, che ora si integrano tra loro a formare un unico organico quadro d’insieme.